Rondini protettrici delle case

Passeriformes, Hirundinidae, Rondine Hirundo rustica Linnaeus 1758, Barn swallow

DSC_0057a  La Rondine comune (Hirundo rustica, Linnaeus 1758) è un piccolo uccello migratore dell’ordine dei passeri presente in Europa, in Asia, in Africa e nelle Americhe. È un uccello comune e diffuso in tutto il mondo. (1)

Distribuzione

La Rondine, uccello legato al paesaggio agricolo tradizionale, ha risentito fortemente delle modifiche ambientali seguite alla diffusione della moderna agricoltura intensiva. Uno studio di Bird Life International ha stimato che la popolazione europea di rondini si sia ridotta del 40% tra il 1970 ed il 1990.

Le cause di declino sono molteplici: la scomparsa delle zone rurali tradizionali, sostituite dalle coltivazioni estensive, la scomparsa degli antichi fabbricati rurali (necessari per costruire il nido), l’intensificazione dell’agricoltura ha eliminato buona parte delle siepi, dei fossi e dei prati che fornivano alle rondini i terreni di caccia preferiti, il massiccio uso di pesticidi colpisce le rondini sia direttamente che attraverso l’eliminazione degli insetti di cui si nutrono, la ristrutturazione degli edifici rurali (in particolare le stalle) le priva di luoghi adatti alla nidificazione. Altre minacce quali la desertificazione e l’utilizzo di pesticidi (compreso il famigerato DDT ormai da anni vietato in occidente) colpisce le rondini anche nei loro quartieri di svernamento in Africa. (2)

Comportamento

Le Rondini sono uccelli diurni e migratori. Hanno diversi motivi e spesso cantano in coro.

Compongono gruppi sociali su fili della luce o del telefono. Nidificano anche in colonie.

Cibo

Le Rondini sono uccelli insettivori. Mosche, zanzare, formiche, grilli, libellule, scarabei, lepidotteri ed altri insetti volatori compongono il 99 % della loro dieta. Rincorrono le loro prede in volo e possono alimentare i giovani al nido mentre volano. Ed infatti è proprio per la sua utilità per l’uomo di mangiatrice di zanzare durante l’estate che la sua scomparsa sta preoccupando. Bevono in volo. La velocità del volo è di circa 50 km/h, ma ha un’agilità e una capacità di cambiare direzione in modo incredibilmente veloce. I maschi e le femmine sono simili.

Riproduzione

Le rondini arrivano in Italia intorno al 21 marzo e restano fino ai primi di ottobre. Sono socialmente monogame. Tuttavia, le copulazioni supplementari di accoppiamento rendono questa specie geneticamente poligama. I maschi attraggono le femmine allargando le code e cantando vigorosamente. Gli adulti che non riescono a conquistare una femmina e quindi sono esclusi dall’accoppiarsi, si uniscono ad una femmina residente, per tutto il periodo riproduttivo, per avere accoppiamenti di nidificazione.

Questi “assistenti” non alimentano i pulli, ma sono di aiuto nella difesa del nido, nella costruzione dello stesso e durante il periodo dell’incubazione per assistere la nidiata.

La rondine comune costruisce accuratamente un nido concavo, fatto di fango, trasportato nel becco. La parte interna del nido è composta di erba, piume ed altri materiali morbidi. Annida normalmente sotto costruzioni dell’uomo, quali tetti di case, fienili, stalle. È solita nidificare in tutti gli spazi adatti fino un’altitudine di 1600 m. La rondine nidifica 2 volte all’anno, da maggio ad agosto, ogni volta deponendo 3 o 7 uova (in media 5) di colore bianco sporco cosparse da puntiformi marroncini, incubate da entrambi i genitori o dalla sola femmina (secondo alcuni autori) per 14-15 giorni.

Entrambi i genitori costruiscono il nido e nutrono i piccoli. I piccoli sono alimentati da entrambi i genitori che provvedono alla rimozione del sacco fecale. Alla nascita i piccoli sono completamente indifesi ed inetti e della loro cura si preoccupano entrambi i genitori sia alimentandoli che proteggendoli che pulendo il nido dalle feci. I piccoli sono nutriti con insetti che sono ridotti a piccoli palline e tenute nel gozzo dei genitori nel quale i piccoli affondano il becco per prelevarle.

Rimangono nel nido per circa 20-22 giorni; dopo, per circa una settimana, gironzalono nelle vicinanze. Sono sempre alimentati dai genitori che provvedono a condurli ancora nel nido per trascorrervi la notte. I giovani sono precoci e possono accoppiarsi sin dalla stagione successiva al loro svezzamento. I giovani depongono meno uova rispetto gli uccelli più anziani. L’età massima di vita delle rondini è di sedici anni. (3)

Predazione

Sono numerosi i predatori delle rondini: i falchi, il barbagianni, i gabbiani, i merli, i ratti, gli scoiattoli, le donnole, i procioni, il gatto domestico, i serpenti, le rane, i pesci (quando si avvicinano all’acqua per bere), le formiche (che predano il nido). In genere sono predati i piccoli direttamente all’interno del nido ma predatori più grossi come ad esempio i falchi attaccano anche gli adulti che però riescono in genere a fuggire sia perché sono molto veloci e agili in volo sia perché costruiscono i nidi in luoghi difficili da raggiungere per i predatori.

I vantaggi sono legati al fatto che riducono la popolazione degli insetti parassiti e rappresentano anche una buona cartina dello stato dell’ambiente: un calo nella loro popolazione indica che esiste una situazione di inquinamento ambientale.

Alcuni studiosi hanno osservato che spesso si instaura un rapporto simbiotico tra le rondini ed il falco pescatore (genere Ospreys) in quanto spesso i loro nidi coesistono in una stessa area traendone reciproco vantaggio: le rondini sono protette dal falco pescatore dagli uccelli rapaci, mentre il falco pescatore ha il vantaggio di essere avvisato della presenza dei predatori in quanto le rondini danno l’allarme in maniera molto rumorosa e tale da essere sentita dal falco quando si trova lontano dal nido.

Migrazione

Verso la fine d’agosto, le rondini iniziano il loro viaggio di ritorno verso l’Africa. Prima della partenza e nelle pause che si concedono durante questo lungo viaggio, si radunano spesso in stormi nei canneti delle zone umide, oppure si allineano sui fili elettrici, per riposare. Capita a volte, soprattutto nell’Europa centrale, di scorgere rondini ritardatarie in ottobre o ai primi di novembre, ma anche loro dovranno volare là dove il clima è più favorevole e il cibo abbondante. All’inizio della brutta stagione (in genere settembre) le rondini europee migrano verso il sud Africa volando in grandi stormi e percorrendo fino a 11.000 km per svernare e ritornare con l’arrivo della primavera. I motivi che le spingono ad intraprende questo lungo viaggio sono legati alle giornate che iniziano ad accorciarsi, alla carenza di cibo ed al clima che si fa sempre più rigido. La strada che percorrono per raggiungere il sud Africa è la seguente: durante il mese di settembre arrivano nella Francia occidentale, passano i Pirenei e si dirigono verso la Spagna orientale. Nel mese di ottobre oltrepassano il Mediterraneo attraverso lo stretto di Gibilterra ed arrivano in Marocco. Dal Marocco proseguono attraverso il deserto del Sahara (alcuni stormi di rondini lo evitano e preferiscono passare attraverso la valle del Nilo), l’Algeria, il Niger, il Ciad fino ad arrivare nella Repubblica Democratica del Congo a novembre-dicembre dove svernano.

Il loro volo migratorio avviene sempre di giorno, nutrendosi in volo e volando quasi a livello del terreno.

Rondine – simbolo di libertà, felicità eterna e protettrice delle case

La rondine comune è diventata l’uccello-simbolo dell’Estonia dal 23 giugno 1960. Per gli estoni, la rondine rappresenta il cielo blu, sinonimo di libertà e di felicità eterna. Secondo le credenze estoni, se qualcuno uccide una rondine diventerà cieco. Quando in primavera le rondini tornano al nido, salutano gli umani della casa con acrobazie e canti.

Nella mitologia greco-romana la rondine era un animale sacro ad Afrodite (Venere). Cfr. Eliano “La rondine è sacra agli dei protettori della casa e ad Afrodite, perché anche lei appartiene a loro”.

LIPU – Il Progetto Rondini

Per contrastare il declino di questo simpatico uccello, la LIPU ha lanciato il Progetto Rondini. Si tratta della strategia di intervento che comprende azioni di studio, sensibilizzazione e tutela dei posti di nidificazione delle rondini, per favorire un’agricoltura piu’ sostenibile e meno dannosa per l’ambiente, monitoraggio delle popolazioni delle rondini. La LIPU sta tentando di garantire la tutela dei maggiori dormitori italiani quali ad esempio Colfiorito, il Lago di Lesina e quello di Varese. Questa iniziativa in conformità alla Delibera Salvarondini è già adottata da decine di Comuni italiani, in quanto la rondine è una delle specie indicatori che “suonano il campanello d’allarme” su un’agricoltura intensiva estremamente dannosa per la salute dell’ecosistema e dell’uomo.

Rondini a Capiago

Anche quest’anno, come già da tanti anni, nella cascina Chigollo alla fine di marzo sono arrivate le rondini. Sono bellissime: tutte vestite da sera con un frac di colore blu indaco e un papillon rosso. DSC_0098a 

Occupano sempre gli stessi nidi di cui ho fatto diverse foto e ne ho contati circa una quindicina. Sono amichevoli, mi sembra che salutino ogni nuova persona che arriva in cascina – cominciano a volare dall’alto in basso facendo zigzag. Riprenderle con la macchina fotografica non è facile: sono più furbe della tecnologia avanzata di una fotocamera e molto agili. Sicuramente sono opportuniste e si nascondono dietro i cavalli nelle loro stalle, dove sono comunque riuscita ad immortalarle in un paio di foto. DSC_0101a

 Stanno già aspettando i piccoli e, anch’io, aspetto l’arrivo dei piccoli alla fine di maggio ….

Tatiana Mikhaevitch

09.05.2010

Bibliografia:

1. Wikipedia

2. www.lipu.it.

3. Brown and Brown, 1999; McWilliams, 2000; Perrins, 1989; Terres, 1980

 


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