Inquinamento del suolo. Depositi di scorie radioattive. Francia.

Contenuto

1.  L’inquinamento del suolo

2.  Siti contaminati in Europa

3.  La situazione mondiale del nucleare all’1/1/2018

4.  Francia. Il parco nucleare

5.  La transizione energetica francese (TE) e il prolungamento di vita delle centrali

     nucleari

6.  Consumo di acqua del parco nucleare

7.  Pressione termica del parco nucleare sulle acque

8.  Francia. Incidenti nelle centrali nucleari.

     Inquinamento del suolo e dei materiali da radionuclidi

9.  La Hague, centro di ritrattamento del combustibile nucleare.

     Inquinamento del suolo da radionuclidi

10. Tritio, la contaminazione delle falde acquifere e la salute umana

11. Francia. Rifiuti radioattivi.

     Inquinamento del suolo/acqua da depositi radioattivi sotterranei e profondi

12. Francia. Rifiuti a bassa e media attività

13. Francia. Rifiuti ad alta attività.

14. Il Deposito profondo dei rifiuti di alta radioattività. Progetto CIGEO – “underground 

      Chernobyl.” La foresta di 220 ettari di Bois Lejuc.

15. Impatto sanitario delle centrali nucleari      

     Francia: impianto di ritrattamento a La Hague nel Nord-Cotentin

16. Impatto sanitario delle centrali nucleari

      Inghilterra: ex centrale nucleare Trawsfynydd

17. Impatto sanitario delle centrali nucleari

      Italia: Latina (LT), Borgo Sabotino, ex centrale nucleare

18. Impatto sanitario delle centrali nucleari

       Italia: Garigliano (CE), Sessa Aurunca, ex centrale nucleare

19. Coda millenaria di inquinamento causata dal parco nucleare

        Bibliografia

 

SUMMARY

Secondo le previsioni la popolazione del mondo nel 2050 arriverà a 9 miliardi.

Questo comporterà un aumento della richiesta di cibo e acqua.

FAO(Organizzazione ONU per l’Alimentazione e l’Agricoltura) prevede che la produzione globale del cibo crescerà del 60 % entro il 2050, rispetto al periodo 2005-2007.

Il suolo è lo strato molto sottile della terra.

Il suolo è la base della vita delle piante, degli animali, dell’uomo, dell’agricoltura.

La capacità del suolo sano di sopportare la vitalità dei sistemi viventi può essere compromessa con la contaminazione, provocata da azoto, fosforo, pesticidi, metalli pesanti, radionuclidi, antibiotici, plastica, inquinanti persistenti organici (POP), e –waste etc.

La presenza di inquinanti causa una minor resa dei prodotti agricoli, danneggia la biodiversità degli ecosistemi, provoca eutrofizzazione delle acque, acidificazione, entra nella catena alimentare, finchè il suolo diventa sterile e non potrà più produrre cibo per gli esseri viventi.

La maggior parte dell’inquinamento del suolo ha origine antropica.

L’inquinamento del suolo rappresenta una preoccupante minaccia per la produttività agricola, la sicurezza alimentare e la salute umana e dell’ambiente.

Prevenire l’inquinamento del suolo dovrebbe essere una priorità globale.

Nell’area EEA (European Economic Area) e nei paesi dei Balcani esistono circa 2 milioni di siti potenzialmente contaminati:

300’000 in Francia, 362’000 in Germania, 425’000 in Olanda, 100’000 in Italia, 100’000 in Inghilterra etc.

Nella letteratura scientifica ci sono enormi lacune circa l’esistenza del problema dell’inquinamento del suolo. Questo è motivo di grande preoccupazione, è un problema invisibile globale per tutta la comunità internazionale.

L’utilizzo dei rifiuti municipali nelle discariche o l’incenerimento sono le 2 strade più diffuse che, in entrambi i casi, portano all’accumulo nel suolo degli inquinanti.

Il settore di produzione influisce per il 60 % alla contaminazione del suolo.

Esiste un vuoto enorme riguardo l’informazione di quanto influisce l’attività nucleare sulla contaminazione dell’ambiente, soprattutto nei paesi che possiedono un grande parco nucleare.

L’inquinamento radioattivo rappresenta un enorme rischio per il suolo a causa degli incidenti nucleari, dell’interramento dei rifiuti o delle scorie nucleari provenienti dall’industria nucleare.

L’inquinamento radioattivo può durare 100, 1’000, 100’000, 1 milione di anni

Gli elementi radioattivi che dovranno essere stoccati in depositi geologici profondi hanno periodo di emivita:

700 milioni di anniuranio U235

16 milioni di anniiodio I129

2,1 milioni di anninettunio Ne237

300’000 annicloro Cl36

24’200 anniplutonio Pu239

30 annicesio Cs137

28 annistronzio Sr90

La quota di energia nucleare, rispetto alle altre fonti di energia prodotte nel mondo, nel 2016 è stata pari solo a circa il 10 %.

Nel periodo pre-Fukushima era al 17 %.

Il nucleare continua a perdere quota nella produzione globale.

USA, Francia, Russia, Cina e Corea del Sud nel 2016 hanno prodotto il 70 % dell’energia nucleare globale.

USA e Francia da soli hanno prodotto quasi il 50 % dell’energia nucleare totale.

Nel mondo ci sono 448 reattori nucleari in funzione:

Europa – 182, Nord America – 120, Asia – 139, Sud America – 5, Africa – 2.

59 centrali nucleari sono in costruzione: 19 in Cina, 7 in Russia, 6 in India, 4 negli Emirati Arabi, 4 in Corea etc.

Il parco nucleare sta invecchiando.

Nel 2015 ¾ dei reattori francesi hanno già superato il loro limite di età, 30 anni.

Nel 2025 il parco nucleare francese avrà 40 anni, nel 203550 anni…

Le centrali vecchie dovranno essere decommissionati.

Di fronte alla quantità sempre più crescente di scorie e di rifiuti radioattivi in tutti i paesi che usano energia nucleare rimane un enorme problema dove stoccare questi rifiuti.

Con 58 reattori e 1’100 siti che contengono scorie nucleari, la Francia detiene il record del paese più dotato di nucleare nel mondo che rappresenta un vero pericolo per le persone e l’ambiente.

Piuttosto che chiudere le centrali nucleari, la Francia tenta di prolungare la loro vita fino a 40 e 50 anni.

I numerosi incidenti delle centrali nucleari francesi hanno inquinato il suolo e le acque con plutonio, uranio, stronzio, tritio.

Tanti elementi radioattivi vengono scaricati di routine nel mare e nei fiumi, diluiti nei materiali di costruzione, contaminando l’ambiente e i beni di consumo.

Quasi tutto il tritio presente nel combustibile viene scaricato dagli impianti nucleari sotto forma di acque di scarico.

Il tritio agisce sul DNA umano, è mutageno e teratogeno, si caratterizza di bioaccumulo. I più sensibili sono i feti, i bambini e le donne incinte.

In Francia il sito profondo geologico di Bure, il primo sito al mondo per scorie di alta radioattività che conterrà il 3 % delle scorie ma il 99 % di radioattività, deve essere costruito nel 2025.

In Finlandia nel 2021, in Svezia nel 2025, in Giappone nel 2035, in Canada nel 2035, in Cina nel 2040, in Svizzera nel 2045, in USA nel 2048, in Belgio nel 2050…

Il sito in Francia deve essere costruito abbattendo 220 ettari della foresta Bois Lejuc.

Il progetto CIGEO ha suscitato tante proteste. Bure viene chiamato Underground Chernobyl”.

Ma chi ha detto che niente succederà nel corso di 1 milione di anni nel deposito profondo 500 m contenente scorie di alta radioattività ???

La terra è viva e le placche si muovono in continuazione, ci sono i terremoti, le inondazioni, catastrofi naturali già durante la brevissima vita umana…

Ancora nel 1970 i Professori dell’Istituto di Ecologia della Cornell University ritenevano che “le centrali nucleari rappresentano oggi una delle principali minacce di inquinamento”.

Le attività nucleari, oltre a produrre l’energia, producono anche l’inquinamento radioattivo del suolo, della catena alimentare, leucemie, cancro e malformazioni.

Il prezzo dell’energia nucleare è altissimo.

E’ una strada irresponsabile, senza uscita, che rischia di prendere in ostaggio anche le generazioni future.

Leggere tutto l’articolo: Inquinamento del suolo.Depositi di scorie nucleari.Francia_18.06.2018_76 pp

 

18.06.2018

Dr.Tatiana Mikhaevitch

Ph.D. in Ecology

Academy of Sciences of Belarus

Member of the Italian Ecological Society (S.IT.E.)

Member of the International Bryozoological Society (I.B.A.)

Member of the International Society of Doctors for the Environment (I.S.D.E.)

info@plumatella.it

tatianamikhaevitch@gmail.com

www.plumatella.it


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