• Il 27 mo anniversario della catastrofe nucleare di Chernobyl

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    2. 27 o anniversario “Catastrofe nucleare della centrale di

    Chernobyl”

    2.1. Catastrofe ambientale ed umana a livello planetario.

    Liquidatori. Eroi invisibili e dimenticati.

    Morte di un liquidatore o l’agonia della coscienza umana….

    Memorie della moglie del liquidatore.

    2.1.1. PROGETTO ARCO, 2° sarcofago. Problema del 1° sarcofago.

    Pericolo per il Mare Nero.

    2.1.2. “Turismo nucleare”.

    2.1.3. Problema di riapertura delle terre inquinate.

    2.2. Il destino radioattivo dell’ex Principato Bielorusso-Lituano.

    Il genocidio atomico del popolo bielorusso e il club atomico.

    2.2.1. Cenni storici

    2.2.2. Costruzione della centrale nucleare Visaginas in Lituania

    2.2.3. Costruzione della centrale nucleare ad Ostrovetz in Belarus.

    2.2.4. Posizione ufficiale di Belarus.

    2.2.5. Posizione dell’opposizione e della scienza.

    2.3. L’impatto sulla biodiversità, conseguenze sanitarie sulla

    popolazione, l’inquinamento della catena alimentare.

    2.3.1. L’impatto sulla biodiversità

    2.3.2. Conseguenze sanitarie sulla popolazione.

    2.3.3. Il movimento umanistico internazionale.

    2.4. Conseguenze sociali della catastrofe di Chernobyl, 1986.

    2.4.1. Il Capitalismo e il B.A.U.

    2.4.2. La disfatta del sistema sovietico.

    Bielorussia. Il destino di un popolo.

    Il destino di un laboratorio.

    Il destino di una scienziata.

    2.4.3. Dichiarazione di Assisi sulla Natura, 1986.

    2.5. CRIMINI CONTRO L’UMANITA’.

    APPELLO INTERNAZIONALE: Hiroshima, Chernobyl e Fukushima,

    crimini contro l’Umanità

    Il Rapporto dell’Associazione Friends of the Earth (FOE)

    dell’Inghilterra, Galles e Irlanda del Nord

    2.6. I have a dream…

    2.7. La via dell’Ecologia. La via della Vita.

    Densità di popolazione in vicinanza alle centrali nucleari nei paesi

    europei

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  • The Nuclear Gin. La via dell’ECOLOGIA.

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    “Da quando i frutti delle ricerche dell’uomo di scienza sono caduti nelle mani di coloro che detengono il potere politico, cui è affidato il destino della massa degli individui sempre più amorfa, va gradualmente profilandosi la minaccia dell’avvelenamento dell’atmosfera da parte della radioattività e, conseguentemente, della distruzione di qualsiasi forma di vita sulla terra. Allontanare questa minaccia è divenuto il problema più’ urgente del nostro tempo.”

    Albert Einstein, 1954

    “Se gli uomini di scienza si limitano ad accumulare sapere per sapere, senza umanità, la scienza può rimanere fiaccata per sempre e le nostre nuove macchine non saranno fonte che di nuovi triboli per l’uomo. E quando, con l’andar del tempo, avremo scoperto tutto lo scopribile, il nostro progresso non sarà che un inesorabile allontanamento dall’umanità …”

    Bertold Brecht, 1956

    “Nella mia vita niente piu’ terrificante dell’incidente di Fukushima è successo, a parte la Seconda Guerra Mondiale.”

    Setouchi Jakucho, monaca buddista e scrittrice giapponese di 90 anni

    “Ionkenistenha ohontsia enta onk en kie thi’hmhe”

    “La base della nostra unità è l’amore dei nostri bambini”.

    Nazione Mohawk dei nativi americani

    E’ curioso tornare con gli anni indietro cercando di ricordare cosa facevi mentre il mondo era già inquinato in pieno dalle sostanze radioattive… Se sapesse … Magari sarebbe stato meglio di non apparire in questo mondo? Sicuramente i miei genitori erano all’oscuro di quell’enorme quantità di inquinanti scaricata sull’umanità … In verità anch’io ero all’oscuro, finche non è esploso Chernobyl.

    1. La Via dell’Ecologia. Introduzione

    1.1. Anniversario nucleare, 1896-2013, 117 anni di incidenti

    1.2. LA CATASTROFE DI FUKUSHIMA

    1.3. LA CATASTROFE DI THREE MILES ISLAND IN PENNSYLVANIA, USA

    1.4. LA CATASTROFE NUCLEARE A CHERNOBYL, UCRAINA

    1.5. IL BOMBARDAMENTO DI HIROSHIMA E NAGASAKI

    1.6. Post-Referendum in Italia contro il nucleare, 12-13.06.2011 e reazione del mondo

    1.7. L’impatto sulla salute dello scarico degli isotopi radioattivi dalle centrali nucleari

    1.8. L’ACCORDO L’OMS/L’AIEA DEL 28.05.1959.

    MEMORANDUM PER RIVEDERE L’ACCORDO

    1.9. 11 Leggi Universali e 11 Leggi Spirituali del Cosmo

    1.10. Proteggere il creato. La Via dell’Ecologia

    Leggi tutto l’articolo: 014_10.03.2013_IT_The Nuclear Gin_39pp


  • The Nuclear Gin. La catastrofe di Fukushima.

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                                                                                      Su carta bianca

                                                                                     il bimbo disegnò

                                                                                     una larga ellisse

                                                                   poi vi entrò dentro e iniziò

                                                                                    a giocare da solo

                                                                                         Kawano Yuko

    Contenuto

    1. Le memorie di Chernobyl

    2. Il disastro di Fukushima

    3. La contaminazione del suolo

    3.1. La contaminazione del terreno

    3.2. La contaminazione della catena alimentare

    3.3. La contaminazione dell’acqua potabile

    3.4. La contaminazione del mare

    3.5. La contaminazione degli animali marini

    4. Statistica degli incidenti nucleari

    5. Conseguenze dell’esplosione di Chernobyl

    5.1. 25 anni fa, il 26.04.1986

    5.2. Unità di misura di radioattività

    5.3. 25 anni dopo. Lo stato attuale

    5.4. Il Professore Bandazhevsky, esempio di rigore civile e onestà scientifica

    6. Scorie radioattive e bonifica dei territori

    7. Fallout Planetario

    7.1. Come è iniziato. L’Assemblea dell’OMS del 28.05.1959

    7.2. Il rapporto di Valery Legasov all’AIEA, 25.08.1986

    7.3. Conferenza di Ginevra, 1995

    7.4. Conferenza dell’OMS, 04-09.06.2001, Kiev, Ucraina

    7.5. Chernobyl Forum, 2005, Vienna

    7.6. Trattato Limited Test Ban (LTBT)

    8. Effetti di radioattività sulla biologia

    8.1. Le dosi, effetti sui materiali inorganici ed organici

    8.2. Tritio, salute umana e contaminazione delle falde acquifere

    8.3. Il Price-Anderson Act

    8.4. Tumori nelle zone adiacenti alle centrali

    8.5. Effetto della radioattività sulla fauna e flora

    8.6. Cesio 137 e il sistema riproduttivo femminile

    8.7. Cesio 137 e il sistema riproduttivo maschile

    8.8. Effetti mutageni del Cesio 137

    8.9. Patologia dello sviluppo umano in presenza del Cs 137

    8.10. Embriogenesi negli animali in presenza del Cs 137

    8.11. Interazioni nel sistema madre-feto in presenza del Cs 137

    9. Chi finanzia il nucleare

    10. Il Rinascimento Nucleare

    10.1 Il Rinascimento Nucleare in India

    10.2. Il Rinascimento Nucleare in Francia e in Finlandia

    10.3. Il Rinascimento Nucleare in Italia

    10.4. Il Rinascimento Nucleare in Russia

    10.5. Il Rinascimento Nucleare in Iran e in Arabia Saudia

    10.6. Il Rinascimento Nucleare negli USA

    11. L’opinione pubblica e governativa sul nucleare

    12. Il Referendum in Italia sul nucleare e l’acqua

    13. Lezioni di Chernobyl. Lezione di Fukushima

    14. Conclusione

    15. Bibliografia

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  • Ode Autunnali

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    01

    Autumnal Sonnet by William Allingham

    Now Autumn’s fire burns slowly along the woods,

    And day by day the dead leaves fall and melt,

    And night by night the monitory blast

    Wails in the key-hold, telling how it pass’d

    O’er empty fields, or upland solitudes,

    Or grim wide wave; and now the power is felt

    Of melancholy, tenderer in its moods

    Than any joy indulgent summer dealt.

    Dear friends, together in the glimmering eve,

    Pensive and glad, with tones that recognise

    The soft invisible dew in each one’s eyes,

    It may be, somewhat thus we shall have leave

    To walk with memory,–when distant lies

    Poor Earth, where we were wont to live and grieve.

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  • Il rinnovo del Teatro San Teodoro e il ruolo della cultura

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    DSC_4  Il 20 febbraio 2011, a Cantu, è stato inaugurato il Teatro Comunale San Teodoro.

    Ero tanto entusiasta di questo evento e sono andata all’inaugurazione.

    Sono cresciuta in un ambiente TV-teatrale e, a quanto mi ricordo, da bambina andavo alle rappresentazioni teatrali e ripetizioni e, crescendo, saltavo di “gradino culturale” frequentando i balletti, le opere, i musical, il dramma, i concerti sinfonici, jazz, andavo spesso a vedere le amiche e gli amici attori.

    Prima dello spettacolo, in attesa dell’apertura del sipario, si crea un’atmosfera indimenticabile, euforica. La gente ben vestita si sistema sulle poltrone, la luce si spegne lentamente, e sull’imbrunire in sala gli spettatori smettono di parlare, tutti gli sguardi, felci e sereni, si rivolgono al palcoscenico. Il pubblico di ogni età attende una favola, un racconto drammatico, una sinfonia, attende di provare le emozioni universali di tutti i tempi – amore, gelosia, onore, amicizia, tradimento, combattere per la giustizia insieme con gli attori e vincere il male.

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  • Isola Madre. Riserva Naturale del Sacro Monte di Orta, Patrimonio Unesco

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    “Scesero a Gallarate e fui lieto di restar solo. Avevo il giornale ma non lo leggevo perché non volevo leggere cose sulla guerra. Stavo andando a dimenticare  la guerra. Avevo fatto la pace separata. Mi sentivo maledettamente solo e fui lieto quando il treno arrivo’ a Stresa.”
    Ernest Hemingway, “Addio alle armi”.

    “Che cosa pensi della guerra, sinceramente?” chiesi.
    “Penso che è stupida”. 

    Ernest Hemingway, “Addio alle armi”.

    Mappa_Sacro_Monte  Il ripristino e la valorizzazione del prezioso patrimonio culturale, ambientale e paesaggistico dei territori italiani risultano fondamentali a fronte della necessità di salvaguardare e tutelare per le future generazioni paesaggi ed ecosistemi unici. Non agire in quest’ottica e aspettare ancora comporterà danni rilevanti, costi e investimenti futuri sempre più onerosi.

    Contenuto:

    1. L’isola Madre.

    2. L’isola Bella.

    3. L’isola dei Pescatori.

    4. La Rocca Borromeo di Angera.

    5. Il Monte Mottarone e il Parco Naturale irrealizzato del Mottarone.

    6. Stresa e settimane internazionali di musica.

    7. Pallanza, Istituto di Idrobiologia e Giardini Botanici.

    8. Villa Crespi.

    9. Lago d’Orta e inquinamento da metalli pesanti.

    10. L’isola di San Giulio e le sue leggende.

    11. Villaggio Orta di San Giulio.

    12. Riserva Naturale del Sacro Monte di Orta, dedicata a San Francesco d’Assisi, Patrone dell’Ecologia.

    13. La strega d’Orta e il primo repertorio ornitologico, 1622

    14. Riserva Naturale del Sacro Monte, piccolo paradiso terrestre, Patrimonio UNESCO dal 2003 e riflessioni sull’inquinamento della natura.

    15. Bibliografia.

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  • Il Parco Marmitte dei Giganti della Valchiavenna, Italia

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                                         Via dell’unità tra Cielo, Terra e Uomo.

                                                                                              Prosperità e povertà dipendono dal

                                                                                              destino, mentre il bene e il male sono

                                                                                              una scelta dell’uomo.

                                                                                              Yamamoto Tsunetomo, samurai giapponese

    0045  Era un’estate piovosa del 1963. Federico, un’uomo di mezza età usci di casa. La giornata era veramente brutta, soprattutto nella valle dove viveva – la valle è circondata dalle montagne, è stretta, le giornate di sole sono corte… Ma quel giorno pioveva pure, non si poteva fare niente contro la natura… Ma qualcosa di colorato attirò la sua attenzione – un palloncino portato dal vento nel suo piccolo cortile. Un palloncino di quelli coi quali di solito giocano i bambini piccoli lliberandoli nel cielo e osservando dove vengono portati dal vento. Federico prese il palloncino. Una giornata così piovosa ti mette in testa pensieri tristi, magari anche nostalgici .. Pensava a chi avesse potuto lanciare quel palloncino con quella pioggia ? I suoi figli erano tutti a casa. La figlia maggiore ormai era già sposata ma non aveva ancora bambini. All’improvviso notò che dentro il palloncino c’era qualcosa di bianco, forse un pezzo di carta…. Per poterlo prendere doveva per forza rompere quel palloncino. Eccolo! Era un tubicino di carta piegato. Lo apri’, era una lettera, scritta sicuramente da un bambino, o da un ragazzo. La lesse e vi trovo la descrizione di una famiglia che abitava a circa 100 km dalla sua valle, sono due ragazzi di 6 e 8 anni, propongono di fare amicizia con chi leggerà la lettera. Federico era un uomo strano, un democratico e di libero pensiero, così dicevano. Fuori pioveva forte e stare nel cortile, sotto la pioggia, non era molto conveniente. Entrando in casa chiamò la moglie Edvige e i figli, che destino, avevano più o meno l’età di quei due ragazzi, e le fece vedere la lettera. Risposero subito invitandoli a casa loro per una vacanza estiva.

    E’ così che nacque l’amicizia tra le due famiglie, una di Novedrate, e una di Santa Croce di Val Chiavenna che dura già da quasi 50 anni.

    Un anno dopo, il 13 maggio 1964 il padre della famiglia di Novedrate è stato investito da un motociclista, tornando da pesca in moto, ed è morto dissanguato in 10 ore, non riprendendo più conoscenza. La moglie è rimasta da sola con 2 bambini di 7 e 9 anni, senza lavoro. Cosi l’amicizia tra le due famiglie è diventata non solo amicizia ma una certa forma di aiuto umano alla famiglia che si è trovata in grande difficoltà.

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  • Parco Giardino Sigurtà – Valeggio sul Mincio, Verona, Italia

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                                                                                                                             La Terra é un solo paese 

                                                                                                                            Siamo onde dello stesso mare

                                                                                                                            Foglie dello stesso Albero

                                                                                                                           Fiori dello stesso Giardino

                                                                                                                                                              Seneca

     DSC_0057a La storia del Parco risale al 1417 quando il patrizio Nicolo’ Gerolamo Contarini costruisce sui terreni in vicinanza del fiume Mincio la villa “Domus Magna”. Nel 1627 la proprietà è passata alla famiglia Guarienti. Nel 1776 la famiglia Maffei ottiene il diritto di attingere acqua dal fiume per scopi irrigui e nel 1792 fa edificare il Castelletto, dando l’origine al modello di giardino paesaggistico in stile “inglese”. Nel 1836 la proprietà passa alla famiglia Nuvoloni. Nel 1941 Carlo Sigurtà, imprenditore farmaceutico milanese, acquista la proprietà, dove nel 1978 apre il Parco Giardino al pubblico. Lo stemma della famiglia Sigurtà contiene l’albero al centro dello stemma, il loro motto era “Laboravi Fidenter”. In 40 anni di lavoro amoroso il conte trasformò le aride colline moreniche della valle del Mincio in un lussuoso Parco che, più tardi, è stato trasformato da Enzo Sigurtà, nipote di Carlo, in un Parco Giardino.

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  • Nidificazione delle rondini

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    2 mesi dopo, a luglio, ho fotografato 2 ultimi nidi della Rondine Hirundo rustica, altri piccoli sono già volati via. 5 curiose faccette guardavano dal nido, aspettando il cibo, e non sicuramente una disturbatrice con la macchina fotografica, come me. I genitori si lamentavano del mio disturbo, ma poi l’istinto ha superato la paura dell’intruso e il nutrimento è andato a buon fine. E io sono rimasta contenta avendo fotografato i beccucci golosi delle rondinelle. 

    DSC_0096a

    Davanti all’altro nido ho aspettato circa un’ora per riprenderli nel momento del nutrimento, ma non sono riuscita. I genitori erano più timidi. I piccoli aprivano il becco chiedendo il cibo, ma loro erano seduti in vicinanza come se niente fosse. Ho osservato il comportamento dei piccoli, avendo evidenziato un leader tra loro, che era più attivo e vivace. I piccoli non erano più i piccoli, mancheranno forse un paio di giorni per volare via. 

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