Il rinnovo del Teatro San Teodoro e il ruolo della cultura

DSC_4  Il 20 febbraio 2011, a Cantu, è stato inaugurato il Teatro Comunale San Teodoro.

Ero tanto entusiasta di questo evento e sono andata all’inaugurazione.

Sono cresciuta in un ambiente TV-teatrale e, a quanto mi ricordo, da bambina andavo alle rappresentazioni teatrali e ripetizioni e, crescendo, saltavo di “gradino culturale” frequentando i balletti, le opere, i musical, il dramma, i concerti sinfonici, jazz, andavo spesso a vedere le amiche e gli amici attori.

Prima dello spettacolo, in attesa dell’apertura del sipario, si crea un’atmosfera indimenticabile, euforica. La gente ben vestita si sistema sulle poltrone, la luce si spegne lentamente, e sull’imbrunire in sala gli spettatori smettono di parlare, tutti gli sguardi, felci e sereni, si rivolgono al palcoscenico. Il pubblico di ogni età attende una favola, un racconto drammatico, una sinfonia, attende di provare le emozioni universali di tutti i tempi – amore, gelosia, onore, amicizia, tradimento, combattere per la giustizia insieme con gli attori e vincere il male.

Il Teatro di buona qualità, il teatro professionale, ha un effetto leva incredibile, ha una capacità di sollevare al di sopra della routine, permette di sorvolare la cattiveria, i problemi quotidiani, di unirsi a qualcosa di celeste, ha effetto curativo e nutritivo per l’anima, fa diventare più buoni e tolleranti.

Lo spettacolo è finito, il sipario si chiude. La gente fragorosamente applaude alla bravura degli attori, non vuole lasciarli, chiede bis, porta i fiori … Poi si esce dal teatro, sempre con la testa tra le nuvole. E’ una sensazione di leggerezza dell’anima, una sensazione di appartenenza alla cultura dei valori positivi. La sera estiva è calda, si va con gli amici chiacchierando e ricordando le battute teatrali più belle. Il buon teatro rende felici.

Quando è nato mio figlio, sono scesa di tanti “gradini” e ho ricominciato di nuovo dal circo e dagli spettacoli per i più piccoli: “Winnie the Pooh”, “I tre porcellini, “Cinderella”, “La Bella addormentata”, “Il Dottore Aibolit”, “Junior and Karlson”, “Peter Pan”, “La lampada di Aladino”… I bambini sono i migliori professionisti ed attori, partecipano, piangono quando si fa male all’animaletto-eroe, gioiscono e ridono quando viene sconfitta la cattiveria, sono giusti, buoni, fantasiosi, generosi e non sopportano le bugie.

Quasi 40 anni fa, nel 1973, il sipario del Teatro San Teodoro calava per l’ultima volta…

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