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  • Biodiversità, capitale naturale

    La differenza tra ciò che facciamo e ciò che siamo capaci di fare sarebbe sufficiente a risolvere la maggior parte dei problemi del mondo

                                                                                                                                                                           Mahatma Gandhi

    CONTENUTO

    1. DICHIARAZIONE DEI 40 NOTI BIOLOGI DEL 2016

    2. VALUTAZIONE DEL PATRIMONIO NATURALE MONDIALE UNESCO.

         RAPPORTI  WWF SULLA BIODIVERSITA’

    3.  2.5 % DELLE SPESE MILITARI ANNUALI MONDIALI PER PROTEGGERE PARCHI TERRESTRI ED AREE PROTETTE MARINE

    4.  ITALIA. COMMISSIONE PER IL CAPITALE NATURALE.

         SOS NATURA in ITALIA – riforma di Legge 394/91 su Parchi e Aree Protette

    5.  UNIONE MONDIALE PER LA CONSERVAZIONE DELLA NATURA (IUCN): RED LIST

    6.  SPECIE –ICONE IN ESTINZIONE

          6.1. Elefanti.

          6.2. Ecosafari di elefanti. Bracconaggio

          6.3. 17a Conferenza on International Trade in Endangered Species of Wild Fauna and Flora (CITES).

                Commercio di avorio. Chiusura di commercio di avorio nel 2017

          6.4. Rinoceronte. Commercio dei corni

                La decisione della Corte Suprema del Sudafrica:  fine della moratoria del 2009.

          6.5. Panda gigante

          6.6. Scimpanzè

          6.7. Tigre

          6.8. Leopardo delle nevi

          6.9. Ghepardo

          6.10. Leone

          6.11. Uccelli

    7.  IMPATTO DEI FATTORI ECOLOGICI

         7.1. Recessione ecologica

         7.2. Rapporto WWF 2015 “Biodiversità” e cambiamenti climatici

         7.3. Riduzione dimensioni

         7.4. Impatto della temperatura. Eventi climatici estremi

         7.5. Impatto dei pesticidi

         7.6. Impatto dei metalli pesanti

         7.7. Rapporto ZSL-IUCN 2012. 1/5 degli Invertebrati in via di estinzione

         7.8. Specie impollinatori

         7.9. Specie aliene

    8.  MERCATO ILLEGALE DI FAUNA SELVATICA.

        CRIMINI CONTRO AMBIENTE.

         8.1. Rapporto “Indice del pianeta vivente 2015”

         8.2. Piano d’azione della Commissione del Parlamento Europeo. SOCTA 2017 dell’EUROPOLL

         8.3. RAPPORTO UNEP-INTERPOL 2016 “CRESCITA’ DEI CRIMINI  CONTRO AMBIENTE”

         8.4. Delitti contro fauna in Italia. CACCIA. ESTREMISMO VENATORIO

         8.5. ECOREATI IN ITALIA. INTRODUZIONE NEL CODICE PENALE.

               Disegno di legge su delitti contro fauna e flora, 2017

         8.6. IMPRONTA ECOLOGICA

    1. DICHIARAZIONE DEL 2016 DEI 40 NOTI BIOLOGI

    Nel 2016 più di 40 noti biologi hanno pubblicato in BioSciences una dichiarazioneSaving the World’s Terrestrial Megafauna”, dove hanno chiesto una strategia a livello mondiale,un piano globale per evitare l’impensabile: l’estinzione delle specie di mammiferi più grandi del mondo, citando tra le minacce che potrebbero portare a questa estinzione di massa la caccia illegale, la deforestazione, la perdita di habitat, l’espansione dell’agricoltura, dell’allevamento del bestiame nelle aree protette e la crescita delle popolazioni umane.

    William Ripple,Professore di EcologiadellaOregon State University ha scritto nella dichiarazione:

    Più guardo le tendenze che affrontano i più grandi mammiferi terrestri del mondo, e più sono preoccupato. Potremmo perdere questi animali proprio mentre la scienza sta scoprendo quanto siano importanti per gli ecosistemi e per i servizi che forniscono alle persone”.

    Secondo la Lista Rossa dell’IUCN, sono minacciate di estinzione circa il58% delle specie dei grandi mammiferi carnivori e il 60% dei grandi mammiferi erbivori.

    Elizabeth Bennett, un’altra delle autrici dello studio, Vice-Presidente dellaWildlife Conservation Society (WCS), sottolinea che “Forse la più grande minaccia per molte specie è la caccia mirata, causata dalla richiesta di carne, di parti del corpo per le medicine e gli ornamenti tradizionali. Solo un enorme impegno da parte della comunità internazionale fermerà questa distruzione dilagante di tante popolazioni animali”.

    Secondo il Rapporto Living Planet Report del WWF in collaborazione con ZSL(Zoological Society of London) del 2016, dal 1970 al 2012LPIglobale(l’indice del Pianeta Vivente, Living Planet Index) mostra un calo del 58 % delle popolazioni dei vertebrati.

    L’indice LPI terrestre mostra che le popolazioni sono diminuite del 38 % tra il 1970 e il 2012.

    L’indice LPI di acqua dolce mostra che le popolazioni monitorate per gli ecosistemi di acqua dolce sono diminuite del 81 % tra il 1970 e il 2012.

    L’indice LPI marino mostra un calo del 36 % tra il 1970 e il 2012. 

    Leggere tutto l’articolo:  26.04.2017_Biodiversità_84 pp aggiornamento

    Dr.Tatiana Mikhaevitch

    Ph.D. in Ecology

    Academy of Sciences of Belarus

    Member of the Italian Ecological Society (S.IT.E.)

    Member of the International Bryozoological Society (I.B.A.)

    Member of the International Society of Doctors for the Environment (I.S.D.E.)

    info@plumatella.it

    tatianamikhaevitch@gmail.com


  • Ciao Plumatella o Bryozoan Reef and Coral Reef

    Posted on by admin

    BryozoaCORALLIUM RUBRUM

    Colonia dei Briozoi Plumatella fungosa               Colonia del Corallo Corallium rubrum

    FotookTania

    Contenuto:

    1.Bryozoa. Non sono Delfini, Stelle o Ricci marini… Ma sono molto simili ai Coralli.

    2.Il Phylum Bryozoa. Lo sviluppo massiccio delle colonie dei Briozoi nelle acque riscaldate della Centrale  Idroelettrica di Beloozersk, Bielorussia. Dieta dei Briozoi, “Impacchettatori” delle alghe blu-verdi.

    3.Briozoi nella Repubblica Bielorussia.

    4.Crescita e respirazione dei Briozoi. “Sbiancamento” del Bryozoan Reef a temperature oltre  33ºC.                                  

    5.Riproduzione dei Briozoi. Statoblasti – “navi extratterrestri” e formazioni criptobiotiche. Coltivazione dei Briozoi in laboratorio.

    6.Struttura di popolazione delle colonie dei Briozoi durante l’anno nel sistema della Centrale Idroelettrica di Beloozersk.

    7.Il flusso di materia e di energia nella catena di cianobatteri –sedimentatori – microfagi.                                                                        

    8.Il problema di biofouling. Danni dei Briozoi ai sistemi di approvvigionamento dell’acqua. Briozoi – indicatori di qualità delleacque ed accumulatori dei metalli pesanti.

    9.Bryozoan Reef – “tappeti – filtratori” e meraviglioso Micromondo di Biodiversità. Ruolo pratico dei Briozoi e barriere artificiali.

    10.Coral Reef – “tappeti – filtratori” e meraviglioso Micromondo di Biodiversità. Specie in estinzione. Allarme mondiale.

    11.CONCLUSIONE. Inno ai Briozoi e ai suoi “associati”

    1.     Briozoi. Non sono Delfini, Stelle o Ricci marini… Ma sono molto simili ai Coralli.

    Ho aperto la mia dissertazione, Ph.D. in Idrobiologia, 173 pagine con la bibliografia, diventate gialle dopo 25 anni…5 anni di lavoro in laboratorio e sul campo, esperimenti, grafici, calcoli, bibliografia…

    Dopo la scuola per un periodo di 17 anni ho fatto l’università, poi Ph.D., uno dei più alti titoli della Russia, che attesta il livello di istruzione, e in questo tratto temporale ho avuto anche un figlio. Poi gli anni bui della “perestrojka”, non solo, per la maggiore parte il “nero” era dovuto al disastro di Chernobyl. Il passaggio disastroso dal “sovietismo” al “capitalismo”. Ma chi ha detto che il 2do era meglio del 1mo?

    Poi, nel 1997, – il mio passaggio nel “capitalismo”. Ho portato con me tutto quello che ho scritto, pubblicato fino a quel momento, pure la collezione. Tanti piani. Speravo che l’Ecologia  potesse davvero interessare l’Italia, soprattutto dopo il disastro di Chernobyl… Esperienza disastrosa. 18 anni di sopravvivenza. Si potrebbe scrivere il Manuale di Distruzione. Il motto principale dell’ultimo tratto di 18 anni: “Che cos’è l’Ecologia? Si può spalmare sul pezzo di pane e mangiare?” No. Non si può spalmare. Ma anche nel “periodo sovietico” non si poteva spalmare….   A questo punto mi viene il dubbio sulla superiorità del capitalismo sul socialismo. Arroganza di un sistema che privatizza tutto quello sul quale si può fare soldi, senza pensare alle conseguenze quali i rifiuti, l’inquinamento, lo sfruttamento dei beni comuni come l’acqua, il suolo, l’aria, che non hanno un padrone… Mercatizzando spesso  le tecnologie che hanno impatto distruttivo sull’ambiente, come il nucleare, OGM, pesticidi ecc.

    Sto leggendo gli scritti di G.Nebbia di storia dell’ambiente, uno dei più grandi in Italia in campo ecologico, di formazione chimica. E pensare che il profeta del solare ancora più di 100 fa era il chimico Giacomo Ciamician, di origine armena, e prima di lui il fisico italiano Antonio Pacinotti che nel 1863 aveva pubblicato le sue osservazioni sull’effetto fotovoltaico e termoelettrico in cui suggerì l’applicazione per la produzione di elettricità dal Sole. Invece il mondo si è imbattuto nell’energia nucleare.

    Nel 1983 l’Istituto di Zoologia dell’Accademia delle Scienze di Bielorussia dove lavoravo mi ha proposto 2 temi per il Ph.D: “L’influenza dei radionuclidi della Centrale Nucleare di Ignalina sulla fauna di invertebrati” e “La caratteristica energetica ed ecologica dei Briozoi nel bacino della Centrale Idroelettrica a Beloozersk”. Non solo perché ero vicino al villaggio dove ancora viveva la mia vecchia nonna, ma anche perché non volevo occuparmi di una fonte cosi pericolosa come l’energia nucleare, avendo prima letto la letteratura di base, ho scelto il 2do tema. Avrei scelto anche adesso questa direzione.

    Il Phylum Bryozoa era studiato pochissimo. Non avendo tante applicazioni pratiche e non essendo un gruppo di animali di importanza strategica, ho dovuto inventare interesse e scavare in profondità. I Briozoi non erano delfini, stelle o ricci marini.

    Ma ho scoperto che erano molto simili ai coralli…

    Briozoi sono per la maggior parte organismi marini e ci sono pochi studiosi che si occupano di questi animali coloniali. Dovevo occuparmi dei Briozoi di acqua dolce. Mi sono iscritta all’Associazione Internazionale dei Briozoologi (IBA) e ho conosciuto il gruppo di scienziati che studiava i Briozoi marini a Mosca, all’Istituto Paleontologico. Alla fine mi sono innamorata di questi animali e ho scoperto tanta somiglianza con i coralli. Il Ph.D. era il mio libro bianco che dovevo scrivere curando il mio Reef personale.

     Il 27 maggio 2015, l’Associazione dei Briozoologi IBA ha festeggiato 50 anni dalla sua fondazione, a Stoccolma nel 1965. In occasione di questo evento, tutti i 250 membri attuali dell’Associazione hanno ricevuto gli auguri dal Presidente, con il logo di Golden Lophophore, simbolo dell’Associazione IBA.

    Per leggere tutto l’articolo: 09.08.2015_Ciao Plumatella o Bryozoa Reef_Coral Reef_IT_43 pp


  • Il Leopardo Pantera pardus orientalis, specie in estinzione. Il Parco Nazionale della Russia “La Terra del Leopardo”, a 3 anni dalla fondazione.

    «Nella natura tutto pensato ed organizzato in modo saggio, ognuno deve fare il suo mestiere, e in questa saggezza – la giustizia suprema della vita.»  Leonardo da Vinci                                                                                            

    Leopardo foto G.Jusin.jpg

    Foto di Gennadij Jusin “Preserviamo il leopardo insieme!”

    FotookTania  Contenuto:

    1. Il gatto selvatico di rara bellezza è in estinzione
    2. Biologia del leopardo Pantera pardus orientalis Schlegel, 1857
    3. Fondazione del Parco Nazionale della Russia «La Terra del Leopardo»
    4. FOTOMONITORAGGIO
    5. VIDEOMONITORAGGIOprogetto unico
    6. Sistema dei «Passaporti» per i leopardi. «Preserviamo il leopardo insieme!»
    7. Censimento dei cuccioli di leopardo sulla Terra di Leopardo
    8. Sulle impronte del Gatti Selvaggi. Il censimento dello Stato della tigre e del leopardo
    9. Monitoraggio genetico
    10. Collaborazione transfrontaliera. Il salvataggio degli sterminati
    11. Rischio di malattia del leopardo dell’Estremo Oriente
    12. BRACCONAGGIO
    13. Lavoro scientifico e collaborazione internazionale
    14. Dottrina Ecologica della Russia. Rotta verso 2025. Progetto «Territori Naturali della Russia sotto la Protezione Speciale» (ООPTR) e strategia di conservazione del leopardo dell’Estremo Oriente
    15. Parco Nazionale «La Terra del Leopardo» tra interessi scientifici, tutela dell’ambiente e del turismo
    16. Film sui leopardi, unico reality-show selvatico. «Famiglia a macchie», la reale storia della famiglia del leopardo.
    17. INDOTTRINAMENTO ECOLOGICO                                                                                                                                            17.1. «Un giorno della vita del leopardo dell’Estremo Oriente»                                                                                            17.2.  Il volontariato «TUA IMPRONTA»                                                                                                                                    
    18. Buon Compleanno, “Terra del Leopardo!”                                                                                                            

     

    1.   Il gatto selvatico di rara bellezza è in estinzione

    Alla fine di febbraio ho letto la notizia sul censimento del leopardo dell’Amur che abita nell’Estremo Oriente della Russia. Dal censimento risultava che la popolazione ha raggiunto 57 leopardi. Ho pensato: siamo abituati a suonare le campane quando è già quasi tardi… Solo 57 animali… Ho sfogliato le foto pubblicate. Ho letto tutto l’articolo e poi di nuovo ho rivisto le foto.

    Questo animale mi ha impressionato. Magico ed affascinante felino.

    Adoro i gatti e ne ho 2 in casa – uno nero, maschio grosso di 7 anni e una terribile, piccola femmina di 12 che lo tiene sempre in riga. Abbiamo preso la gatta in un gattile. Aveva 6 mesi, è stata abbandonata d’inverno in un cimitero…

    Sono dovuti non meno di 5 anni per cominciare a fidarsi di noi. Non si fidava di nessuno. Ci dispiaceva che la gatta stesse in casa da sola e gli abbiamo preso un gattino. Per fare compagnia. E’ arrivato uno scricciolo nero di 1 mese. 3 giorni di soffiate e dimostrazioni. Poi dopo lo ha cominciato a leccare e fare da mamma. Lo scricciolo è cresciuto e diventato un bel gattone di 8 chili. Lei è rimasta di 3 chili, ma malgrado le dimensioni comanda sempre lei.

    Adesso sappiamo leggere i loro affetti verso di noi, ringraziamenti, richieste di giocare, mangiare, fare le passeggiate. Sembra che ci capiamo solo di sguardi e movimenti. Sono animali di totale autonomia, hanno bisogno solo da mangiare perché sono domestici. Poi arriva il “ringraziamento” felino: passando vicino, toccano con la coda la gamba – questo è il loro “Grazie per la cena!”.

    Sono socievoli e diplomatici. Conoscono tutti i membri della famiglia, amici e quando in casa c’è più gente, devono assolutamente dimostrare il loro affetto in modo diplomatico. Quando arriviamo a casa, la prima cosa che facciamo – li salutiamo. Sentono la macchina da lontano e sono già sotto la porta, 4 zampe per due, 4 occhi che ti guardano e chiedono: “Come andata la giornata? Sei felice?”.

    Dopo la cena si mettono vicino, lei sulle gambe, lui sul divano, ad una strategica distanza l’uno dall’altro, ma tutte e due vicino a noi. E noi cominciamo ad accarezzare questi morbidi peluche, subito partono le fusa – è la sintonia domestica.

    Appunto, domestica. Sappiamo che la vita di un leopardo in natura è molto difficile: procurare il cibo, cacciare i nemici, anche quelli a 2 gambe…Com’è possibile che un animale cosi bello è stato ridotto a soli 57 esemplari?

    Guardavo le foto del leopardo e mi veniva voglia di accarezzare il suo bellissimo mantello, toccare le sue grosse zampe. Gli occhi sembravano quelli dei miei gatti: curiosi, prudenti, intelligenti. Sembrava un gatto, come il mio gatto più grande, solo che questo gatto era più grande di 10 volte. E’ un felino di rara bellezza estetica, animale nobile, forte, glorioso. Nel 2011 le campane suonavano la sua quasi totale sparizione nella regione Primorski nell’Estremo Oriente della Russia. Sparizione dovuta a noi, Genere Umano. E’ giunta l’ora che il Genere Umano si mostra nobile e aiuta a salvare il suo fratello minore, il Leopardo dell’Amur.

    Leggi tutto l’articolo: 30.05.2015_TERRA DEL LEOPARDO IT 41 pp