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    Contenuto

    1. Centrali nucleari in funzione nel Regno Unito

    2.  Sellafield, impianto di riprocessamento del combustibile nucleare

    3.  Nuclear Fuels Springfields Ltd

    4.  Reattori chiusi

    5.  Piano per costruire 8 nuovi NPP. Energie alternative

    6.  Acqua – bene primario. Uso eccessivo nel settore nucleare.

         Pressione termica e chimica

    7.  Rischio di alluvioni, tempeste, inondazioni

    8.  Aumento delle temperature estive. Siccità

    9.  GDF, Geological Disposal Facility

    10. Centrali nucleari e leucemia infantile

    11. Sversamenti del fango radioattivo

    12. Il programma di monitoraggio della catena alimentare

    13. Influenza di basse dosi di radioattività sui parametri fisiologici degli animali

    14. Inventario dei rifiuti nucleari nel Regno Unito

     

    Nella storia del nucleare ci sono incidenti molto seri, come Kyshtym 1957(Unione Sovietica) di livello 6 della Scala INES(International Nuclear Events Scale), Windscale (1957 Cumbria) di livello 5 INES, Three Mile Island (USA 1979) di livello 5,Chernobyl (Ukraine 1986) di livello 7 e Fukushima (Japan 2011) di livello 7 INES.

    In un articolo pubblicato da The Ecologist il 12 aprile 2017 Dave Elliott, Professore emerito della politica di Tecnologia, sta ricordando il discorso del dicembre 1953 alle Nazioni Unite, quando il Presidente Dwight D. Eisenhower lanciò il programma “Atomi per la pace”, dicendo:

    “L’inventiva miracolosa dell’uomo non si dedicherà alla sua morte ma sarà consacrata alla sua vita” e che “il potere pacifico dell’energia atomica non è un sogno del futuro, ma questa capacità, già dimostrata, è qui – adesso – oggi”.

    Nel 1954 il Presidente della Commissione per l’Energia Nucleare degli Stati Uniti Lewis Strauss in un discorso ha nominato l’energia nucleare too cheap to meter”, affermando: “Non è troppo aspettarsi che i nostri figli godano nelle loro case di energia elettrica troppo economica per misurare”.

    Tuttavia, i consiglieri di Eisenhower gli dissero subito che non era fattibile.

    Un rapporto di Intelligence del Dipartimento di Stato interno, diffuso nel gennaio 1954, Economic Implications of Nuclear Power in Foreign Countries”, avvertiva che l’introduzione dell’energia nucleare non sarebbe “… un preannuncio di una nuova era di abbondanza e di rapido sviluppo economico, come si crede comunemente. Le centrali nucleari possono costare il doppio di più da funzionare e il 50 % in più da costruire, rispetto alle centrali termiche convenzionali”.

    Le energie rinnovabili sono sulla strada per raggiungere il 50 % della produzione di energia in molti paesi entro il 2030 e forse vicino al 100 % entro il 2050, dice The Ecologist. La risorsa è enorme e, a differenza dell’uranio o del torio, non si esaurirà mai, non lascerà a lungo termine rifiuti pericolosi.

    Sembra essere il miglior futuro dell’Inghilterra.

    In Inghilterra ci sono in funzione 7 centrali nucleari  con 15 reattori che producono quasi il 20 % dell’elettricità del paese.

    Prima del 1976 in Inghilterra si era pensato molto poco alla questione di come sarebbero stati affrontati i rifiuti nucleari prodotti dai programmi militari e di energia nucleare.

    Anche adesso nessuno ha idea di cosa fare con i rifiuti nucleari che emettono le centrali.

    Alcuni rifiuti di livello inferiore sono stati smaltiti in mare, ma la maggior parte dei rifiuti si stava semplicemente accumulando in vari siti nucleari in tutto il paese.

    I rifiuti nucleari sono attualmente conservati in circa 30 siti, ma prevalentemente a Sellafield in Cumbria.

    The Geological Disposal Facility(GDF) è considerato la migliore soluzione a lungo termine per immagazzinare i rifiuti generati in 50 anni da energia nucleare e difesa, che riempirebbero tre quarti dello stadio di Wembley.

    Il processo di consultazione per identificare un luogo adatto per un deposito geologico è tuttora in corso. Il deposito sarà, probabilmente, pronto non prima del 2040.

    Si prevede che il Regno Unito probabilmente produrrà 4,9 milioni tonnellatedi rifiuti nucleari entro il 2125.

    Secondo UK Radioactive Waste Inventory Report dell’01.04.2016, il volume dei rifiuti nucleari crescerà nel prossimo futuro di 33 volte.

    Non esiste alcuna garanzia che i rifiuti altamente radioattivi non entrano di nuovo nell’ambiente, contaminando le riserve idriche e la catena alimentare.

    Consentire la costruzione di nuovi reattori aggiungerebbe altri rifiuti radioattivi che rimarranno pericolosi fino a  1 milione di anni: un eredità dannosa per le future generazioni.

    Leggere tutto l’articolo: 02.10.2018_Rifiuti nucleari nel Regno Unito_61 pp

     

    02.10.2018

    Dr.Tatiana Mikhaevitch, Ph.D. in Ecology, Academy of Sciences of Belarus

    Member of the Italian Ecological Society (S.IT.E.)

    Member of the International Bryozoological Society (I.B.A.)

    Member of the International Society of Doctors for the Environment (I.S.D.E.)

    info@plumatella.it

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