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    Monte Catinaccio visto da Ciampedie 2’000 m

    Tatiana Mikhaevitch

     Contenuto

    1. Dolomiti, Atolli Fossili

    2.Monti Dolomiti, Patrimonio UNESCO

    3.Ghiacciai delle Alpi Dolomitiche

    4.Val di Fassa

    Bibliografia

    Val di Fassa

    La Val di Fassa (Fascia in ladino, e Fassatal in tedesco) è una delle principali valli dolomitiche ed è situata nel  Trentino nord-orientale.

    Costituita da 7 comuni, è attraversata per intero dal torrente  Avisio, un affluente di sinistra del fiume  Adige. La valle è circondata da alcuni dei più importanti massicci delle  Dolomiti, i Monti Pallidi:

    la Marmolada, il Gruppo del Sella, il Gruppo del Sassolungo, il Gruppo del Catinaccio, da montagne a litologia non dolomitica quali il Buffaure e i Monzoni.

    Il Trentino è tra le aree italiane in assoluto più ricche di specie mineralogiche. Secondo fonte www.mindat.org, nel 2014 in Italia contavano 355 specie mineralogiche.

    È l’unica valle trentina, insieme alle Valli di Gardena e Badia in Alto Adige, alla Valle di Livinallongo, dove tuttora si parla la  lingua ladina (il ladino dolomitico).

    L’Istituto Culturale Ladino é presente in Val di Fassa nella cittadina Vigo di Fassa.

    Abbiamo alloggiato nell’Albergo “Rizzi” a Pera di Fassa, piccola frazione della cittadina Pozza di Fassa. L’albergo è stato scelto via internet per caso, considerando la sua antica facciata e la posizione strategica.

    Poi ho saputo che l’albergo era la prima osteria costruita a Pera di Fassa.

    Albergo “Rizzi”, che tempo fa fu un deposito di sale per tutta la valle, deve il suo nome al grande masso precipitato a valle, accanto alla successiva Strada delle Dolomiti. L’albergo fu una delle prime strutture ricettive della Valle che tra i suoi ospiti ha avuto diversi viaggiatori dell’Ottocento, famosi pionieri dell’alpinismo e personaggi illustri, come i reali del Belgio e Enrico Fermi.

    L’hotel è adornato dall’affresco “San Cristoforo con Bambino”, uno dei più antichi della Valle (1687) ed un grande crocifisso in legno con ai piedi due santi.

    All’interno l’albergo ha molti arredi d’epoca, stufe e dipinti antichi.

    La sala da pranzo è stata addobbata a sinistra e a destra da 2 affreschi del 1901 del pittore locale Franzeleto Bernard  “Allegoria del bere e del mangiare”.     

    Nei soffitti dei piani superiori incorniciati a stucco ci sono gli affreschi  “Madonna immacolata”.

    Adesso l’Albergo “Rizzi” è governato dalla giovane imprenditrice Veronika Rizzi, ma la storia dell’edificio nasce nel Seicento…

    In quel periodo l’edificio apparteneva alla famiglia Bernard, poi passò ai de Mauriz di Vigo e nel Settecento ai Nicolauf detti de Salin di Campitello.

    La storia dell’edificio è collegata con il nome di Antonio Rizzi (1776-1848), una delle figure più importanti nella storia dell’Ottocento in Valle di Fassa.

    Nel 1808-09 Antonio Rizzi costruisce a Vigo di Fassa l’osteria “Corona d’oro”. Nel 1828 compra all’asta l’osteria de Salin di Pera (Albergo “Rizzi”), per il suo figlio maggiore. Solo nel 1834 Giovanni Battista Rizzi apre l’osteria.

    Nell’Ottocento la Valle di Fassa attirava l’attenzione di molti naturalisti, mineralogisti, geologi e botanici che trovavano alloggi nei primi alberghi.

    La Valle di Fassa è collegata con il nome del famoso geologo tedesco, studioso di vulcanesimo e dei fossili, Christian Leopold von Buch (1774-1853) che considerava la valle la chiave di lettura per la geologia alpina”. …

    Leggere tutto l’articolo: 06.06.2016_Le Dolomiti Atolli Fossili 25 pp