S.I.R. “Fiumi Saline e Alento”
Secondo il WWF, Marelibero e Abruzzo Social Forum, i Fiumi Saline e Alento, che scorrono nella Regione Abruzzo e confluiscono nel Mare Adriatico, versano in una crisi ambientale quasi senza ritorno.
Un tempo, alla foce del Fiume Saline si fermavano uccelli migratori e stanziali. Nel 2002, la foce è diventata l’Oasi della WWF, con la tutela di circa 40 ettari lungo il fiume. Oggi l‘Oasi WWF è stata abbandonata a causa del degrado sociale dell’area.
Se un tempo fa alla foce del Fiume Saline sorgeva l’Oasi WWF, oggi, a pochi passi dal fiume si trova la Discarica di Villa Carmine, diventata uno sversatoio di rifiuti. Siringhe, cumuli di rifiuti, degrado e abbandono caratterizzano ormai la foce del Saline: una vera e propria discarica a cielo aperto, presa di mira da tossicodipendenti e utlizzata da alcune ditte per lo scarico illegale dei rifiuti. Un’autentica bomba ecologica, con rifiuti sotterrati e gettati lungo le sponde del fiume.

punti rossi-viola-blu – trincee di scavi, colore rosa e blu – potenziali siti di discariche.
Fonte: Report dell’ISPRA e ARTA Abruzzo, aprile 2016
Contenuto:
- Fiumi Saline e Alento
- Sito di bonifiche di Interesse Regionale S.I.R. “Fiumi Saline-Alento”
- Qualità ecologica dei Fiumi della Regione Abruzzo
- Inquinamento dei Fiumi Saline e Alento
- SOSTANZE TOSSICHE
- RIFIUTI INTERRATI
- SCARICHI IDRICI ABUSIVI
- Censimento delle aree con AMIANTO
- ECCESSO DI AZOTO
- ECCESSO DI FTALATI
SUMMARY
Secondo il WWF, Marelibero e Abruzzo Social Forum, i Fiumi Saline e Alento, che scorrono nella Regione Abruzzo e confluiscono nel Mare Adriatico, versano in una crisi ambientale quasi senza ritorno.
Un tempo, alla foce del Fiume Saline si fermavano uccelli migratori e stanziali. Nel 2002, la foce è diventata l’Oasi della WWF, con la tutela di circa 40 ettari lungo il Fiume Saline. Oggi, pero’, l‘Oasi WWF è stata abbandonata a causa del degrado sociale dell’area.
Il Ministero dell’Ambiente con Decreto Ministeriale del 3 marzo 2003 ha perimetrato il Sito di Bonifiche Nazionale, S.I.N. “Fiumi Saline e Alento”, a causa di inquinamento dei tratti terminali e di numerosi scarichi abusivi. L’area interessata si estende per 1’132 ettari, coinvolgendo 8 comuni. Il 19.05.2014 il S.I.N. è stato declassato in Sito di Interesse Regionale “Fiumi Saline e Alento” (S.I.R.).
Se un tempo alla foce del Fiume Saline sorgeva l’Oasi WWF, oggi, ad un passo dal fiume si trova la Discarica di Villa Carmine, diventata uno sversatoio di rifiuti. Siringhe, cumuli di rifiuti, degrado e abbandono caratterizzano ormai la foce del Saline: una vera e propria discarica a cielo aperto, presa di mira da tossicodipendenti e utilizzata da alcune ditte per lo scarico illegale dei rifiuti. Un’autentica bomba ecologica, con rifiuti sotterrati e gettati lungo le sponde del fiume.
Nel perimetro del S.I.R. del Fiume Saline l’attività antropica caratterizzano di 111 aziende, invece nel perimetro del S.I.R. del Fiume Alento risultano attive 27 società.
Le analisi effettuate nei due corsi d’acqua, Fiumi Saline e Alento, hanno evidenziato nei terreni, nelle acque superficiali e sotterranee, nonchè nei sedimenti fluviali e marini, la presenza di PCB e diossine, metalli pesanti, idrocarburi e solventi, solfati, manganese, nichel e IPA (idrocarburi policiclici aromatici), sostanze azotate, fitofarmaci e ftalati. Molti di questi inquinanti si caratterizzano di bioaccumulo negli organismi viventi e di biomagnificazione lungo la catena alimentare, con conseguenze gravi per gli ecosistemi e per la salute umana.
I Fiumi Saline e Alento stanno subendo un effetto domino a causa dell’inquinamento dovuto alle eccessive attività antropiche, agli scarichi illegali di liquami e all’interramento indiscriminato di rifiuti pericolosi sulle rive. Tutto ciò ha provocato gravi squilibri ecosistemici, la distruzione degli habitat di moltissime specie, l’abbandono dell’‘Oasi WWF “Foce del Saline” e, in definitiva, il degrado degli ecosistemi fluviali.
Alla fine del 2025, S.I.R. “Fiumi Saline e Alento” e la Discarica di Villa Carmine continuano a rappresentare una TERRA di NESSUNO, in uno stato di abbandono permanente. Una bonifica attesa da oltre 20 anni, che ancora oggi non trova la realizzazione.
Leggere l’articolo:
Pubblicato il 19.06.2020, aggiornato il 20.10.2025
Dr. Tatiana Mikhaevitch, Ph.D. in Ecology, Academy of Sciences of Belarus, Member of the Italian Ecological Society (S.IT.E.), Member of the International Bryozoological Society (I.B.A.), Member of the International Society of Doctors for the Environment (I.S.D.E.), www.plumatella.it, info@plumatella.it, tatianamikhaevitch@gmail.com